La capillaroscopia è un tecnica scientificamente validata e standardizzata che permette di studiare, in ambito ambulatoriale, differenti malattie autoimmuni del tessuto connettivo attraverso l'osservazione diretta della microcircolazione cutanea.
La capillaroscopia è una metodica non-invasiva e di rapida esecuzione, fondamentale nella diagnosi precoce di Sclerodermia, una patologia autoimmune multi-organo, caratterizzata proprio da alterazioni microvascolari.
L'esame capillaroscopico offre accesso ad un'affascinante dimensione morfologica dell'architettura della rete capillare cutanea e permette di riconoscere quadri patologici specifici.
Attraverso la capillaroscopia è possibile potenziare una diagnosi differenziale sul microcircolo per le più comuni patologie reumatiche a differente eziologia tra cui psoriasi ed artrite psoriasica, lupus sistemico eritematoso, sindrome da antifosfolipidi e dermatomiosite.
Un'ulteriore applicazione di questa metodica consiste nella possibilità di monitorare l'effetto di specifiche terapie, verificando la risposta ai farmaci direttamente a livello microvascolare.
La capillaroscopia non è solo una metodica microscopica di "rilievo statico" dei capillari cutanei superficiali ma può essere utilizzata in combinazione con tecnologie più sofisticate al fine di effettuare studi fisiologici e farmacologici misurando, ad esempio, la velocità degli eritrociti all'interno dei microvasi, la flussimetria con laser-Doppler, la pressione sanguigna e la permeabilità dei microvasi.
La registrazione delle immagini cliniche tramite un software di archiviazione dedicato e la creazione di schede personali del paziente offrono la possibilità di condurre follow-up.
Oggigiorno la capillaroscopia rappresenta un esame di routine nella pratica clinica reumatologica.